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“Un caffè al telefono”, un presidio di socialità e un’opportunità di supporto per gli anziani

Comunicato stampa

 
L’Istituto Configliachi lancia il progetto “Un caffè al telefono”, un presidio di socialità e un’opportunità di supporto per gli anziani e chi si sente solo e isolato
 
 
E’ stato presentato questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Moroni il progetto, sviluppato dall’Istituto Configliachi in collaborazione con il Comune di Padova dal titolo “Un caffè al telefono”.
Si tratta di un’iniziativa rivolta primariamente agli anziani, ma naturalmente aperta a chiunque abbia necessità di “rompere” la barriera di isolamento sociale che lo fa sentire solo.
E’ stato presentato oggi, lunedì 20 gennaio perché  questa giornata nel mondo anglosassone è chiamata “blue monday”: infatti il terzo lunedì di gennaio, secondo  lo studio di uno psicologo dell'università di Cardiff, è ritenuto da molte persone il giorno più triste dell'anno. 
 
Il diffuso fenomeno dell’isolamento sociale degli anziani comporta ricadute negative sulla qualità della vita e ne compromette non solo le attività quotidiane, ma anche il soddisfacimento delle principali necessità, è un problema diffuso e spesso sottovalutato, con pesanti conseguenze sulla qualità della vita. Questa condizione, oltre a limitare la possibilità di svolgere attività quotidiane, incide negativamente sul benessere psicologico e sociale, privando le persone della possibilità di sentirsi ascoltate e comprese. I dati raccolti dal programma Sorveglianza Passi Argento dell’Istituto Superiore di Sanità fotografano una situazione allarmante: nel biennio 2022-2023, il 16% degli over 65 ha dichiarato di non aver avuto alcun contatto con altre persone, nemmeno telefonico, nell’arco di una settimana. Ancora più significativo, il 75% degli anziani ha riferito di non frequentare punti di aggregazione. Questi numeri evidenziano un’urgenza che non può essere ignorata. Per rispondere a questa esigenza e offrire una risposta concreta, l’Istituto L. Configliachi ha lanciato il progetto “Un caffè al telefono”: un servizio innovativo che mira a creare un punto di ascolto permanente, accessibile e accogliente, in grado di contrastare la solitudine degli anziani e rispondere alle loro necessità emotive e pratiche.
 
Il progetto si basa sull’idea che il dialogo e l’ascolto siano strumenti potenti per costruire una rete di vicinanza e inclusione sociale, per questo è stato predisposto un numero di telefono dedicato, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 16:30, attraverso il quale gli anziani possono trovare uno spazio sicuro per condividere pensieri, emozioni e bisogni. Questo servizio rappresenta molto più di una semplice linea telefonica: è un ponte per ricostruire legami, creare relazioni e intervenire in situazioni di disagio che potrebbero passare inosservate.  Si tratta di un servizio per tutti gli anziani e di una rete per la comunità: infatti, il numero telefonico dedicato 393 9850897 rappresenta una porta aperta verso il dialogo e la condivisione. Gli anziani possono chiamare per:
  • Condividere pensieri ed esperienze.
  • Ricevere informazioni utili per affrontare questioni quotidiane.
  • Trovare un supporto umano e professionale che li aiuti a sentirsi meno soli.
Il progetto è pensato per rispondere a una pluralità di bisogni:
  • Emotivi: dare voce agli anziani, permettendo loro di esprimere sentimenti e stati d’animo, alleviando così il peso della solitudine.
  • Pratici: offrire orientamento su questioni concrete, come informazioni sui servizi agli anziani, assistenza burocratica e supporto organizzativo.
  • Sociali: promuovere la connessione con la comunità e valorizzare il ruolo dell’anziano nella società.
Il cuore del progetto è rappresentato da un team qualificato al servizio degli anziani, composto da quattro professioniste appositamente formate per offrire ascolto e supporto. Le operatrici saranno a disposizione della collettività per:
  • Accogliere e comprendere i bisogni dell’utente, instaurando un clima di fiducia e dialogo.
  • Fornire orientamento e informazioni pratiche, ad esempio su come accedere a servizi residenziali, informazioni su procedure burocratiche come la richiesta dell'ISEE, o trovare risorse di supporto sul territorio.
  • Intercettare segnali di disagio che potrebbero richiedere un intervento più approfondito.
A coordinare il team, sarà uno psicologo esperto, il cui compito principale sarà quello di intervenire in situazioni di particolare criticità. Questo approccio garantisce che le situazioni più delicate vengano affrontate con competenza e professionalità, offrendo agli utenti un livello di supporto personalizzato e mirato.
Obiettivi principali:
  1. Contrastare la solitudine: offrire una presenza quotidiana che rappresenti un riferimento stabile e affidabile.
  2. Rilevare situazioni di disagio nascosto: intercettare problemi che, a causa dell’isolamento, potrebbero rimanere invisibili.
  3. Fornire supporto informativo e pratico: orientare gli anziani nell’accesso a servizi e risorse utili, aiutandoli a superare difficoltà burocratiche o organizzative.
  4. Promuovere una rete di inclusione sociale: creare un punto di contatto che valorizzi il ruolo degli anziani come parte integrante della comunità.
Attraverso questa iniziativa, l’Istituto L. Configliachi non si limita a fornire un servizio utile, ma agisce come un vero e proprio presidio di socialità, un punto di riferimento per anziani e famiglie. Ogni telefonata è un’occasione per ascoltare, comprendere ed intervenire, trasformando il semplice gesto di rispondere a una chiamata in un atto concreto di solidarietà e vicinanza. “Un caffè al telefono” vuole essere un segnale forte: nessuno deve sentirsi solo. Anche una conversazione quotidiana può fare la differenza, restituendo agli anziani il senso di appartenenza e la possibilità di vivere con maggiore serenità e dignità.
 
L’assessora  al sociale Margherita Colonnello spiega: “E' un progetto molto interessante che si inserisce in una cornice di iniziative a favore delle persone anziane che a Padova sono rese possibili grazie alla collaborazione tra tanti enti diversi. Ringraziamo Configliachi per questa iniziativa di grande generosità nei confronti della comunità cittadina".
 
Il presidente dell’Istituto Configliachi Fabio Amato sottolinea: “La solitudine è una sfida silenziosa che richiede risposte collettive e mirate: questo progetto intende creare una rete di supporto che risponda sia ai bisogni emotivi che pratici degli utenti, rappresenta un impegno concreto per contrastare l’isolamento sociale e restituire centralità agli anziani, riconoscendo il loro valore e il loro ruolo nella comunità”.
 
 
 
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Un momento della conferenza stampa di lunedì 20 gennaio 2025 a Palazzo Moroni 
 
 
 
 
 
 
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